Esercizi Nomenclatura Inorganica dei Non-sali (spiegati)


Nella raccolta degli articoli sulla parte teorica della nomenclatura dei composti inorganici abbiamo visto quali sono le regole da seguire per ottenere il nome dei composti. Ora non ci resta che fare un po’ di pratica.

Consiglio di risolvere gli esercizi da soli e poi confrontare i risultati per ottenere i migliori risultati dallo studio.


NOMENCLATURA TRADIZIONALE DEI NON SALI

Attribuire il nome secondo la nomenclatura tradizionale ai seguenti composti:

  1. NaH
  2. CuOH
  3. SO2
  4. HF
  5. CO
  6. KOH
  7. HClO3
  8. H2SO4
  9. H2S
  10. HCN

1

NaH – É un composto che appartiene alla classe degli Idruri, perchè? Perchè abbiamo solo metallo e Idrogeno. In più il Sodio riesce a dare solo un tipo di ione, cioè Na+, non è necessario quindi indicare a quale numero di ossidazione ci stiamo riferendo.

Il nome risulta essere: IDRURO DI SODIO

2

CuOH – Data la sua struttura, questo composto rientra sicuramente nella classe degli Idrossidi. Questo perchè abbiamo un metallo, il Cu, seguito dal gruppo OH, che è il gruppo caratterizzante degli Idrossidi. Il Rame però ha 2 numeri di ossidazione ed è quindi necessario poter indicare a quale dei 2 ci riferiamo. In questo caso ci troviamo davanti il Rame con un numero di ossidazione pari a +1, quindi il più basso. Se è il più basso allora il suffisso da usare è -oso.

Il nome risulta essere: IDROSSIDO RAMEOSO

3

SO2 – Possiamo subito dire che questo composto appartiene alla classe degli ossidi perchè abbiamo un elemento che ha reagito con l’Ossigeno. In particolare l’elemento reagente è un nonmetallo e quindi è un “ossido acido”, ma è meglio chiamarla ANIDRIDE. Lo zolfo riesce a dare 2 diversi numeri di ossidazione positivi, il +4 e il +6, nel nostro caso siamo davanti al numero di ossidazione più basso quindi è necessario usare il suffisso -oso.

Il nome risulta essere: ANIDRIDE SOLFOROSA

4

HF – Questo è un composto binario tra Idrogeno e un nonmetallo, sicuramente non è un idruro. Potrebbe essere un Idracido oppure uno di quei composti formati sempre da Idrogeno e nonmetallo ma senza proprietà acide. Tutte le volte che troviamo un alogeno legato all’Idrogeno in un composto binario possiamo essere sicuri di trovarci davanti a un acido, quindi HF è un idracido.

Il nome risulta essere: ACIDO FLUORIDRICO

5

CO – Anche in questo caso ci troviamo davanti a un composto formato da Ossigeno e un nonmetallo. Questi composti vengono definiti Anidridi. Il Carbonio però presenta 2 numeri di ossidazione +2 e +4, in questo caso siamo davanti a un Carbonio con numero di ossidazione +2, il più piccolo.

Il nome risulta essere: ANIDRIDE CARBONIOSA

6

KOH – Abbiamo un metallo, il Potassio, legato a un gruppo OH, questo composto di sicuro appartiene alla classe degli Idrossidi. Il Potassio oltre allo ione K+ non dà altri ioni quindi non è necessario indicare nient’altro.

Il nome risulta essere: IDROSSIDO DI POTASSIO

7

HClO3 – Con questo composto la situazione si complica un po’. La sequenza Idrogeno-nonmetallo-Ossigeno è caratteristica degli Ossiacidi. Il Cloro riesce però a dare ben 4 diversi numeri di ossidazione positivi, +1, +3, +5, +7. L’ordine di assegnazione dei prefissi e suffissi è : +1 = ipo--oso | +3 = … -oso | +5 = … -ico | +7 = per--ico. Il Cloro in questo composto ha numero di ossidazione +5.

Il nome risulta essere: ACIDO CLORICO

8

H2SO4 – Anche in questo caso ci troviamo davanti alla terzina Idrogeno-nonmetallo-Ossigeno e siamo quindi in presenza di un Ossiacido. Lo Zolfo riesce a dare 2 numeri di ossidazione positivi, il +4 e il +6. In questo composti ci troviamo davanti a numero di ossidazione più alto, +6, quindi usiamo il suffisso -ico.

Il nome risulta essere: ACIDO SOLFORICO

9

H2S – Come per l’esercizio 4 anche in questo caso ci troviamo davanti a un composto binario formato da un nonmetallo e Idrogeno. Anche il gruppo dell’Ossigeno, tranne però l’Ossigeno stesso, danno composti acidi quando formano un composto binario con l’Idrogeno. H2S risulta quindi essere un idracido.

Il nome risulta essere: ACIDO SOLFIDRICO

10

HCN – Guardando la formula questo composto non può certamente essere ammesso nel gruppo degli Idracidi. Siamo davanti a un composto tutto particolare che presenta proprietà acide e si comporta in maniera molto simile a quanto fanno gli altri Idracidi. Ha un nome di fantasia ma è sicuramente importante ricordarselo.

Il nome risulta essere: ACIDO CIANIDRICO

NOMENCLAURA IUPAC DEI NON SALI

Attribuire il nome secondo la nomenclatura IUPAC ai seguenti composti:

  1. Fe2O3
  2. H2O
  3. H3PO4
  4. MgH2
  5. H2CrO4
  6. CrO3
  7. Ba(OH)2
  8. H4P2O7
  9. Cl2O7
  10. H2SeO4

1

Fe2O3 – Per la IUPAC tutti i composti tra Ossigeno e un qualunque altro elemento è definito Ossido. Per ottenere il nome dobbiamo semplicemente contare gli atomi che ci sono.

Il nome risulta essere: TRIOSSIDO DI DIFERRO

2

H2O – Anche questo composto, che generalmente chiamiamo acqua, ha un nome IUPAC. Come nell’esercizio prima anche qui basta sono contare gli atomi.

Il nome risulta essere: MONOSSIDO DI DIIDROGENO o OSSIDO DI DIIDROGENO

3

H3PO4 – Data la disposizione degli atomi ci troviamo davanti a un ossiacido. Le regole viste nella parte teoria ci dicono che dobbiamo prima di tutto mettere la parola “acido” per prima, seguita poi dal numero di atomi di O e infine mettiamo il nonmetallo seguito da -ico, infine è necessario indicare in numero romano il numero di ossidazione del nonmetallo.

Il nome risulta essere: ACIDO TETRAOSSOFOSFORICO (V)

4

MgH2 – Per la nomenclatura IUPAC tutti i composti binari formati da un elemento e da Idrogeno sono da considerarsi Idruri, eccezione fatta per gli idracidi.

Il nome risulta essere: DIIDRURO DI MAGNESIO

5

H2CrO4 – Anche in questo caso visto la particolare disposizione degli atomi coinvolti possiamo dire che ci troviamo davanti a un Ossiacido, applichiamo le regole visto nel punto 3.

Il nome risulta essere: ACIDO TETRAOSSOCROMICO (VI)

6

CrO3 – Siamo sempre in presenza di un Ossido. Non ci resta che contare gli atomi.

Il nome risulta essere: TRIOSSIDO DI CROMO

7

Ba(OH)2 – Data la formula possiamo dire che questo composto appartiene alla classe degli Idrossidi, abbiamo prima un metallo seguito poi dal gruppo OH.

Il nome risulta essere: DIIDROSSIDO DI BARIO

8

H4P2O7 – Un composto che non si incontra spesso e dal nome un po’ particolare perchè compare un coefficiente 2 anche sul nonmetallo. Le regole sono analoghe per quanto visto con gli altri Ossiacidi.

Il nome risulta essere: ACIDO EPTAOSSODIFOSFORICO (V)

9

Cl2O7 – Rimanendo sulla scia dei coefficienti grandi abbiamo qui un ossido a base di cloro, le regole già le conosciamo.

Il nome risulta essere: EPTAOSSIDO DI DICLORO

10

H2SeO4 – Per concludere abbiamo un Ossiacido a base di Selenio, questo composto è molto simile all’acido solforico (H2SO4), i 2 elementi appartengono allo stesso gruppo.

Il nome risulta essere: ACIDO TETRAOSSOSELENICO (VI)